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Dipendenza Patologica da Smartphone e
Social Network

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Gli smartphone, così come i social network, dovrebbero essere strumenti che aiutano ed agevolano le relazioni sociali, le relazioni affettive e gli incontri umani reali. Si parla di dipendenza quando l’uso di questi strumenti compromette significativamente l’interesse e l’impegno dedicato alle relazioni reali di vicinanza.

Comportamenti che possono destare preoccupazione sono un interesse assoluto, eccessivo e immodificabile per i social network, a discapito di una normale apertura verso il contesto circostante, l’impoverimento degli interessi e delle relazioni sociali a discapito di un sempre maggiore investimento nei profili “social” e nell’identità virtuale che ne deriva, attraverso la quale la persona costruisce e promuove un’immagine di sé in parte fittizia e investita di grandi aspettative, spesso irrealistiche. Tali comportamenti sono spesso associati ad aumento delle reazioni di rabbia o apatia o isolamento dal contesto.

La situazione pandemica (2020-2022) ha aumentato la frequenza e l’importanza delle relazioni virtuali, che per lunghi periodi sono state, per molte persone, la principale se non l’unica possibilità di incontro con gli altri. Il progressivo ritorno alle relazioni “reali”, soprattutto per i più giovani, è stato spesso difficile e ha portato con sé preoccupazioni e paure, motivo per cui i social network hanno costituito ancora di più una possibilità di rifugio, con la promessa illusoria di essere protetti dalla complessità e dalle insicurezze legate all’incontro “in presenza”, ma finendo spesso per acuire queste insicurezze e aumentare il senso di solitudine della persona.

Un pericolo particolare è costituito dalle relazioni sentimentali intraprese esclusivamente online. I soggetti permangono in relazioni idealizzate, “fantastiche”, fino ad innamoramenti con un grande coinvolgimento, senza tuttavia essersi mai realmente incontrati e confrontati con i limiti della realtà.

Si può affermare che i social network, in caso di dipendenza patologica, anziché promuovere la vita sociale possono diventare uno strumento di grave isolamento.

 

I principali sintomi riscontrabili in persone affette da dipendenza da social network sono i seguenti:

  • diminuzione del tempo dedicato ad altre attività importanti;

  • privazione di sonno a causa della grande quantità di tempo passata in rete;

  • riduzione dei contatti sociali;

  • rifiuto di trascorrere tanto tempo lontano dalla rete; 

  • vissuto di mancanza di controllo sul tempo dedicato nell’utilizzo di internet;

  • inquietudine e irritabilità mentre si tenta di ridurre l’uso della rete;

  • abbandono di altre forme di intrattenimento; 

  • negazione del problema;

  • tendenza a trascurare lo studio/lavoro, doveri personali e cura di sé. 

  • Possibili disturbi psico-fisiologici come stanchezza, disturbi della vista, tachicardia, insonnia o confusione mentale.

 

Quando i comportamenti problematici sono legati in particolare all’uso dello smartphone, si può parlare anche di Nomofobia: con questo termine si indica la paura incontrollata di rimanere Non-Connessi alla rete; il termine nasce dall’unione dell’abbreviazione di “no-mobile-phone” e “phobia”. Una persona soffre di Nomofobia quando prova una paura sproporzionata di rimanere senza copertura dati o rete con il proprio smartphone, al punto da sperimentare effetti fisici collaterali simili all’attacco di panico: mancanza di respiro, vertigini, tremori, sudorazione, battito cardiaco accelerato, dolore toracico e nausea. 

Per evitare gli stati ansiosi il soggetto mette in atto una serie di comportamenti:

  • Controllare frequentemente il credito, che deve essere sempre attivo.

  • Portare il carica batterie in ogni momento.

  • Dare ai familiari e agli amici un numero alternativo di contatto se il cellulare dovesse rompersi o perdersi o, ancora, se venisse rubato.

  • Controllare la quantità di giga a disposizione o la presenza di una rete wi-fi a cui connettersi.

 

I principali segnali di rischio di nomofobia:

  • Controllo frequente del proprio telefono, del livello di batteria, della suoneria e del campo di rete.

  • Desiderio di utilizzo dello smartphone anche in posti inappropriati.

  • Eccessiva paura di perdere il cellulare.

  • Aumento repentino dell’ansia e dell’irritabilità nelle situazioni di disconnessione del cellulare dalla rete dati.

  • L’uso dello smartphone o di altri dispositivi di connessione interferisce significativamente con le normali attività familiari, sociali, di studio o lavorative.

 

Qualora si osservassero in un figlio, un parente, un partner , un amico o altra persona vicina, comportamenti o segni che fanno ipotizzare la presenza di un problema legato a un utilizzo di Internet patologico, è importante rivolgersi a uno specialista qualificato ed esperto, al quale riportare le proprie osservazioni e con il quale sarà possibile chiarire l’entità del problema e, ove indicato, costruire insieme una possibilità di confronto con la persona.

Il programma di cura

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